Quaresima 2023
MeditazioniMai come in questo anno sentiamo il bisogno di augurarci la grazia di una vera quaresima: austera, cinerina, sobria, essenziale, tagliente, purificante, limante, quasi caustica nel purificare il nostro cuore liberandolo dalla menzogna illusoria di ogni inessenzialità. Tanto forte è la consapevolezza di questa necessità, alimentata dallo sgomento paralizzante dell’intelligenza del cuore in ascolto dei gemiti che si levano da macerie di guerra e di sisma, quanto risuona con tutta la sua illuminante forza attrattiva il richiamo di quel non remotissimo futuro pasquale cui approderà il nostro sentiero quaresimale. Nell’oscurità presente non vediamo infatti l’ora di accendere il fuoco della Risurrezione e non desideriamo altro che sentirci rassicurati dalle parole e dai gesti della liturgia col suo gioioso annuncio che no, non può essere che il Figlio Gesù, l’Amatissimo dal Padre Celeste, sia rimasto prigioniero della morte e dell’oscurità polverosa di un sepolcro sigillato dal nostro peccato. Che questo futuro annuncio di riscatto e di liberazione possa agire, con le energie proprie dello Spirito Santo, su corpi e cuori che in queste settimane di cenere e deserto avranno finalmente capito cosa significhi rischiare di vivere già morti perché strozzati dall’egoismo, accecati dagli idoli, abusati dagli istinti, scissi dall’odio, scheggiati dalla guerra, inghiottiti da cretti di terra e di cemento. Non si perda un’istante, non si sprechi l’occasione, non si distragga l’attenzione: la cenere, al cui oltraggio abbiamo da sempre umilmente obbedito, diventi quest’anno lievito efficace e dunque fermento inesausto di pace e di speranza pasquale.