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«Deserti sterminati, fatui bagliori e carovane di speranza». Una riflessione del padre abate Bernardo per l’inizio di Quaresima

Meditazioni

Benvenuta Quaresima a dirci chi veramente siamo. Benvenuta Quaresima a ricordarci di che friabile materia siamo. Benvenuta Quaresima a sgretolare le nostre certezze e le nostre durezze. Benvenuta Quaresima, col tuo alito di cenere combusta e di sabbia dispersa. Era vampa abbagliante e seducente quanto ora è polvere grigia e inerte, era costruzione ardita e intricata quanto ora è duna di dune che fanno della nostra terra una landa lunare senza rotte, piazze, strade e approdi. In questo niente cavo, desolato e disperso benvenuta Quaresima a rimetterci in mano e nel cuore l’apparecchiatura essenziale: la bussola della Parola, il setaccio dei desideri, il magistero della fame e della sete che un poco assaggiate sapranno indicarci di cosa vive davvero la vita dell’uomo. E finalmente dissolto il superfluo col collirio della fede, la pupilla sarà più attenta a cercare nell’oscura risacca della notte la linea aurorale che farà della Pasqua l’inesausta ricreazione di quanto noi siamo invece riusciti a sciupare, alterare e addirittura ignorare o abusare.

Buon cammino di carovana, amiche e amici preziosi, siamo insieme, siamo famiglia quassù e San Miniato al Monte è la nostra oasi discosta dove ritemprare lo Spirito, consolare l’anima, ristorare le membra e riprendere senza indugio il tragitto che farà forse della nostra vita la via bella anche per la vita altrui.

 

 

San Miniato al Monte, Firenze

Mercoledì 5 marzo 2025 

La fotografia è stata scattata in Kuwait nel 1991 da Sebastião Salgado

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